Criterium dei 4 anni

Criterium dei 4 anni 2023 - premiazione

Dopo Il Triossi e prima dei Gran premi Biasuzzi e Unione europea che si disputano in autunno inoltrato, è l’unica prova di spicco del circuito dei 4 anni che si disputa in pista da 1000 metri. Proprio per questa prerogativa, ancorché giovane di costituzione, si è ritagliata uno spazio ben preciso all’interno del fitto calendario nazionale al punto da meritarsi lo status e la dotazione di “gruppo 1”.
In pista il 10 Agosto sui selettivi 2100 metri dell’ippodromo di SS. Cosma e Damiano, alcuni dei migliori esponenti della generazione.


Criterium dei 4 anni 2023 – arrivo DIAMOND TRUPPO (A. Gocciadoro)

Aveva vinto a Napoli in maniera perentoria nel week-end del Lotteria, si era visto sottrarre il successo, non senza polemiche, a tavolino a Montecatini in pista piccola agendo allo spunto, ma Diamond Truppo si è ripreso il proscenio con gli interessi al Garigliano nel Criterium dei quattro anni, prova di gruppo 1 che certamente consacra il figlio di Varenne come un altro dei protagonisti di lusso della generazione 2019. Al di la del risultato in se, che ovviamente merita tutta la celebrazione del caso, il motivo della corsa è nella variante tecnica proposta dal portacolori della siciliana Pachino Horse. Le doti di scattista di Diamond Truppo erano infatti ben note sin dalle prime uscite della sua carriera, ma fino ad oggi in testa non era riuscito a rendere al meglio e certamente l’idea di dover correre 2100 metri al comando su una pista selettiva come quella di Ss. Cosma e Damiano poteva destare qualche perplessità. Ci ha pensato Alessandro Gocciadoro a fugare ogni dubbio in una tattica che alla vigilia poteva sembrare quasi obbligata, ovvero quella di scattare in avanti per giocare d’anticipo su Desiderio D’Esi e sopravanzare Di Luca Mo. “In effetti soprattutto a Torino il cavallo al comando aveva corso male – le parole di Alessandro Gocciadoro – ma abbiamo cambiato qualcosa nell’impostazione sotto questo aspetto è progressivamente migliorato. Già nella sgambatura mi era piaciuto molto, poi vedere Di Nardo al comando allo stacco ha fugato tutti i dubbi e sono andato.”

In effetti al via il più veloce era stato proprio Daniele Jet con un Gaetano di Nardo che già nel precorsa si era espresso in termini estremamente fiduciosi sulla duttilità del figlio di Naglo. Così in 200 metri Diamond Truppo si è trovato al comando con Daniele Jet a fare da intermezzo nei confronti di Diluca Mo scattato comunque abbastanza bene dalla posizione alla corda, mentre Desiderio D’Esi navigava nella seconda metà del plotone, ma non estremamente fluido nell’andatura.

Diamond Francis rimasto all’esterno provava and andare sul battistrada magari anche nel tentativo di ritagliarsi una posizione alla corda, ma Gocciadoro ovviamente diceva di no e gli altri alla corda serravano così V.P. Dell’Annunziata era costretto a riprendere in mano. Il risultato era però che il tradizionale rallentamento che spesso caratterizza queste corse stavolta non c’era e così il primo km filava via in poco più di 1.13. A rivedere la velina dei cronometristi si scopre che Diamond Truppo ha coperto un solo paletto in 16” abbondanti, quello che va dal passaggio sul palo al completamento della curva di destra, gli altri in maniera molto più veloce, abbondantemente sotto il 15, e addirittura 13.8, 13.2 e ancora 13.8 per le ultime tre frazioni da 200 metri che fanno 40.8 per gli ultimi 600 metri assai significativi e ancora di più per un cavallo che aveva la caratteristica di non rendere al comando.

Nonostante una chiusura così violenta Diluca Mo trovava la stamina per mettersi ancora in evidenza. Partito, come detto, terzo alla corda, al passaggio spostava in seconda corsia andando a prendere la schiena di Diamond Francis e al paletto dei 600 conclusivi scattava in terza corsia, aggirava il calante Diamond Francis e si gettava all’inseguimento del battistrada che nel frattempo allungava con la frazione che vi abbiamo descritto rendendo vano l’inseguimento ai fini della vittoria finale, ma comunque esaltando anche la prestazione del battuto il cui team alla fine della corsa, seppur sconfitto, era visibilmente soddisfatto per la prestazione: “Cavallo generosissimo – la dichiarazione di Afrim Shmidra – anche questa volta ha fatto il suo dando tutto e qualcosa di più, forse qualche rammarico per aver non essere riusciti a rimanere secondi al via, ma la prestazione di Diamond Truppo è stata superlativa e non so se il risultato sarebbe cambiato.”

Nulla da fare per Desiderio D’Esi, il terzo elemento della triade dei favoriti annunciati non è riuscito ad entrare in partita, anzi al passaggio ha confuso il passo ed è sbottato in errore a conferma di una meccanica che non era apparsa brillante neanche nel pre-gara. Ovviamente dispiaciuto Andrea Farolfi: “Il cavallo ha viaggiato male, quando è arrivato era visibilmente provato dal viaggio. In sgambatura non era apparso preciso, lui talvolta lo fa e quindi abbiamo provato in qualche modo a rimetterlo in sesto, ma non è andata bene, peccato… una giornata storta.”

Buon terzo Daniele Jet che nel finale dopo essere stato anticipato nella rincorsa da Diluca Mo rintuzzava gli attacchi degli inseguitori capeggiati da un diligente Denzel Washington all’ennesimo piazzamento classico della carriera. (LUM)